Nostalgie di un Contemporaneo

Il costruttore di maricelli

Mio padre amava costruire maricelli. Appena arrivava al mare cominciava l’opera. Edificava con due pietre piatte più grandi un sedile in riva al mare e cominciava la sua impresa edile. Radunava in semicerchio i sassi più grandi, spostandoli o facendoli scivolare fino a capovolgerli, riportando alla luce il loro versante più scuro, un verde intenso [&hellip

Una ragazza istriana

Vorrei raccontarvi una storia dolce e cruenta, tragica e lieve. E vera. Mi telefonò un’anziana signora, presentandosi come profuga giuliana e chiese di incontrarmi perché voleva darmi dei documenti sulla guerra civile del ‘45. Chiese d’incontrarmi di mattina, perché così sarebbe sfuggita al controllo di figli e nipoti, mi disse col tono complice di un’adolescente. [&hellip

Aria di casa

Compleanno in riva al mare tornando al paese natale, ascoltando un passo famoso di Cesare Pavese – un paese ci vuole non foss’altro per il gusto di andarsene via – che mi ha inviato un’amica cara. E poi leggere, annotare, respirare l’odore del mare e inondarsi di sole e di vento. Tutto per dare un [&hellip

La morte vista con gli occhi di un bambino

Da bambino fui educato a rimuovere la morte, i suoi segni e i suoi riti. I bambini non vanno ai funerali, diceva mia madre, stanno lontani dalla morte, vanno preservati. Sicché vedevo i morti e i loro congiunti come un’etnia distinta da noi vivi; consideravo i neri segni del lutto come l’appartenenza a un’altra specie, [&hellip

Era mio padre

Mio padre aveva gli occhi azzurri e guardava la vita con tenerezza celeste. Non reggeva la sua durezza, ne fuggiva le asprezze e si rifugiava nel mare, nel sole, nella scuola e nelle letture. Curava i suoi libri come si curano le piante, face­va giardinaggio filosofico. Animo genti­le prima che gentiluomo, amava dimet­tersi e pagava [&hellip

Quel calcio di fave e lupini (dove vinceva la goliardia)

Perché non scrivi nulla di calcio-scommesse e non ti occupi mai di calcio, mi scrive un lettore affezionato. Il mio orizzonte calcistico è assai limitato nel tempo e nel luogo: per me il calcio-scommesse è la birra in palio che scommettevamo da ragazzi prima di giocare (io preferivo l’aranciata, ma non potevo dirlo perché mi [&hellip

Quel bambino di 80 anni che non cammina ma sa correre

Avevo nove anni quando mio padre mi ha portato qui, ora ne ho ottantadue. Così comincia il suo racconto Felice Mangiarano storpio dalla nascita, immobilizzato da una vita nella carrozzella. E intorno a lui si fa silenzio. Parla con difficoltà e con affanno, e agita nell’aria le sue mani contorte quasi a pescare nello spazio [&hellip

Se amare diventa aiutare a morire

Ma è possibile che l’umanità e la dignità della persona, e persino l’amore, si siano rifugiati nell’eutanasia? Leggo ogni giorno dichiarazioni e articoli pieni di umanità e d’amore dedicati a persone che decidono di morire o aiutano a morire. Il caso Crisafulli, il caso Gosling, il caso Purdy, il caso Ewert, perfino l’anniversario del caso [&hellip

Il padre, la badante, l’abbraccio. Una notte d’ amore (a 95 anni)

Che dire di un uomo di novantacinque anni trovato nella notte nel suo letto abbracciato a una ragazza di 30 anni, che lo assiste? Che non merita ironie e rimproveri, ma sguardi delicati e tenere carezze. Vi parlo di un uomo che sente e vede la sua vita sempre meno e non solo per l’udito [&hellip

La mia sfida a figli tossici e padri “soffici”

No, non sono i quattro ragazzi pieni di ecstasy e cocaina morti all’uscita di una discoteca, anzi precipitati da un ponte a Civitavecchia, a colpire per le feste. Colpiscono piuttosto le centinaia di mamme e papà accorsi in ospedale per il temuto riconoscimento dei loro corpi. Non colpisce più una tragedia come questa, benché elevato [&hellip

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