Ius soli? Da solo non regge
Ius soli? Da solo non regge
Di chi siamo figli? In primo luogo dei nostri genitori e tramite loro dei nostri avi, della terra e della storia da cui provengono. Poi diventiamo figli del luogo e del tempo in cui siamo nati.
In linea di principio lo ius soli regge su una negazione e un inganno. La negazione riguarda l’identità del neonato e la famiglia in cui nasce, perché considera irrilevante o comunque meno rilevante il ruolo del padre e della madre rispetto al luogo di cittadinanza in cui si trovano a vivere. L’inganno è che lo ius soli a cui fa riferimento non evoca la patria o la madre terra, non riguarda il popolo, la nazione, la cultura e la religione, la civiltà da cui origina il neonato, ma lo stato, il territorio, in cui si è trovato a nascere.
Sul piano pratico possiamo pur ritenere che chi nasce in Italia e qui cresce, va a scuola e ha come sua prima lingua l’italiano, debba essere considerato a tutti gli effetti cittadino italiano. Ma non semplicemente in virtù del fatto di essere nato da genitori stranieri, su suolo italiano; lo è diventato perché a quel dato di partenza, che non attiene a nulla di costitutivo della sua identità, si è aggiunto un percorso di vita e un’adesione via via consapevole alla cittadinanza italiana.
Marcello Veneziani, 15 ottobre 2015